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il maiale del leone di lucerna: di uno scultore non pagato.
Il “Maiale” del Leone di Lucerna: l’invisibile Sberleffo di uno Scultore non Pagato
by ANNALISA LO MONACO
Il “Leone di Lucerna” è una delle attrazioni turistiche più famose della città svizzera: un leone mortalmente ferito, scolpito nella roccia, in una grande ex-cava di arenaria, nei pressi della città.
Sotto, il video racconto dell’articolo sul canale Youtube di Vanilla Magazine:
Il monumento è dedicato alla memoria delle Guardie Svizzere al servizio del re di Francia, che persero la vita durante la Rivoluzione Francese, mentre difendevano il Palazzo delle Tuileries, a Parigi. Il leone morente vuole essere un simbolo del coraggio dei soldati, disposti a morire piuttosto che tradire il loro giuramento di fedeltà.
Fotografia di Churchill Angelio condivisa con licenza Creative Commons via Flickr:
Negli ultimi due secoli, milioni di turisti hanno ammirato questo monumento, che Mark Twain descrisse come “il pezzo di pietra più triste e commovente del mondo”. Ma sono pochissimi, tra coloro che si fermano a guardare il leone, che si accorgono che ci sono due animali, e non uno, scolpiti nella roccia.
La storia dei soldati Svizzeri
I soldati mercenari svizzeri, fin dal 15° secolo, erano molto apprezzati dai monarchi europei per la loro disciplina e fedeltà, in particolare dai sovrani di Francia e Spagna, che li assoldarono come guardie del corpo, a difesa dell’incolumità delle famiglie reali.
Il 10 agosto 1792, un’immensa folla di rivoluzionari (parigini e non, popolani e borghesi, uomini e donne) riuscì a entrare nel Palazzo delle Tuileries, e a sopraffare le 1.330 Guardie Svizzere, mentre il re Luigi XVI e la sua famiglia fuggivano attraverso i giardini. Oltre seicento soldati elvetici furono uccisi durante la sommossa, circa duecento morirono in prigione per le ferite riportate e durante le successive rivolte, nel mese di settembre.
Fotografia di David Casteel condivisa con licenza Creative Commons via Wikipedia:
In quel drammatico 10 agosto del 1792, il luogotenente delle Guardie Svizzere Carl Pfyffer von Altishofen, al servizio del re di Francia, si trovava a casa a Lucerna , e si salvò. Nel 1801, quando fu congedato, iniziò a pensare a un monumento commemorativo che onorasse la memoria dei suoi compagni caduti a Parigi.
In quegli anni la Svizzera, dopo la conquista di Napoleone, era assoggettata ai francesi, e un monumento dedicato ai difensori della monarchia non era sicuramente gradito. Quando il paese riconquistò la sua indipendenza, a seguito della “restaurazione” del 1815 seguita alla sconfitta di Napoleone a Waterloo, von Altishofen decise che era giunto il momento di concretizzare il proprio progetto. Commissionò l’opera allo scultore neoclassico danese Bertel Thorvaldsen, e iniziò a raccogliere i fondi per realizzarla.
by ANNALISA LO MONACO
Il “Leone di Lucerna” è una delle attrazioni turistiche più famose della città svizzera: un leone mortalmente ferito, scolpito nella roccia, in una grande ex-cava di arenaria, nei pressi della città.
Sotto, il video racconto dell’articolo sul canale Youtube di Vanilla Magazine:
Il monumento è dedicato alla memoria delle Guardie Svizzere al servizio del re di Francia, che persero la vita durante la Rivoluzione Francese, mentre difendevano il Palazzo delle Tuileries, a Parigi. Il leone morente vuole essere un simbolo del coraggio dei soldati, disposti a morire piuttosto che tradire il loro giuramento di fedeltà.
Fotografia di Churchill Angelio condivisa con licenza Creative Commons via Flickr:
Negli ultimi due secoli, milioni di turisti hanno ammirato questo monumento, che Mark Twain descrisse come “il pezzo di pietra più triste e commovente del mondo”. Ma sono pochissimi, tra coloro che si fermano a guardare il leone, che si accorgono che ci sono due animali, e non uno, scolpiti nella roccia.
La storia dei soldati Svizzeri
I soldati mercenari svizzeri, fin dal 15° secolo, erano molto apprezzati dai monarchi europei per la loro disciplina e fedeltà, in particolare dai sovrani di Francia e Spagna, che li assoldarono come guardie del corpo, a difesa dell’incolumità delle famiglie reali.
Il 10 agosto 1792, un’immensa folla di rivoluzionari (parigini e non, popolani e borghesi, uomini e donne) riuscì a entrare nel Palazzo delle Tuileries, e a sopraffare le 1.330 Guardie Svizzere, mentre il re Luigi XVI e la sua famiglia fuggivano attraverso i giardini. Oltre seicento soldati elvetici furono uccisi durante la sommossa, circa duecento morirono in prigione per le ferite riportate e durante le successive rivolte, nel mese di settembre.
Fotografia di David Casteel condivisa con licenza Creative Commons via Wikipedia:
In quel drammatico 10 agosto del 1792, il luogotenente delle Guardie Svizzere Carl Pfyffer von Altishofen, al servizio del re di Francia, si trovava a casa a Lucerna , e si salvò. Nel 1801, quando fu congedato, iniziò a pensare a un monumento commemorativo che onorasse la memoria dei suoi compagni caduti a Parigi.
In quegli anni la Svizzera, dopo la conquista di Napoleone, era assoggettata ai francesi, e un monumento dedicato ai difensori della monarchia non era sicuramente gradito. Quando il paese riconquistò la sua indipendenza, a seguito della “restaurazione” del 1815 seguita alla sconfitta di Napoleone a Waterloo, von Altishofen decise che era giunto il momento di concretizzare il proprio progetto. Commissionò l’opera allo scultore neoclassico danese Bertel Thorvaldsen, e iniziò a raccogliere i fondi per realizzarla.
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Il “Maiale” del Leone di Lucerna: l’invisibile Sberleffo di uno Scultore non Pagato by ANNALISA LO MONACO Il “Leone di Lucerna” è...

Discussione
24/06/2022 09:12:41
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