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Poesie su Novembre

Più volte, nella vita, mi sono imposta di riuscire a trovare in ogni stagione e ancora più dettagliatamente in ogni mese, il bello che da questi possiamo ricevere.
Così anche per Novembre, mese da sempre associato alla pioggia meteorologicamente parlando e alla tristezza, come stato d’animo, ho messo in atto lo stesso proposito.
E’ vero che siamo in pieno autunno, che le piogge (almeno un tempo!) sono ricorrenti, ma proprio per questo può accadere qualcosa di inaspettato.
Ti svegli, un mattino, e il cielo è particolarmente terso.
La luce illumina i caldi colori dell’autunno e tutto ti sorprende.

Novembre di Giovanni Pascoli
Gemmea l’aria, il sole cosi chiaro
che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,
e del prunalbo l’odorino amaro
senti nel cuore…
Ma secco è il pruno, e le stecchite piante
di nere trame segnano il sereno,
e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante
sembra il terreno.
Silenzio intorno: solo, alle ventate,
odi lontano, da giardini ed orti,
di foglie un cader fragile. È l’estate
fredda dei morti.

Novembre di A. Ferraresi
La donnetta nello scialle
si rannicchia intirizzita,
piovon foglie e foglie gialle
sulla terra insonnolita.
Nubi fosche, nubi nere,
van pel cielo a stormi, a frotte,
calan rapide le sere,
scende rapida la notte.

Novembre di Rosa Staffiere
Questo è il mese cupo
triste di Novembre:
la nebbia sale
dai campi arati
di zinco come le conche
che la massaia provvida
metteva sotto la gronda.
Il sole pallido e stanco
fora la grigia cortina
e, felice si posa sul rosso frondoso.
E’ un tripudio vermiglio
qual rubino raro orientale
splendido e intrigante
tra il caldo oro
dei pioppi tremuli.
Così sei venuto a me
mio dolce paese dell’età più bella
e ancor hai fatto palpitar il cuore:
tu così silenzioso e deserto
nella torpida mattina
di tardo autunno
mi hai riportato, tu così nuovo
tu all’ombra di eliche bianche
sussurranti voci e lamenti
delle montagne e colline inghirlandate.
E ritorna la memoria
persa dietro a un tornante e già
torna un altro novembre
l’odore del mosto nei tini
il fumo acre che anneriva le case
e l’odor di legna accatastata
per l’inverno; l’incudine battuta dal maglio
e il cielo privo di voli.

Novembre di R. Mucci
Un velo d’acqua trema
al calore d’un raggio
una foglia di faggio
si distacca e non cade.
Lembi di nebbie rade
fumano a fior di terra
dal leggio di una serra
piovon gocce iridate.
Sulle cose create
che sembravano morte
che sembravano assorte
in un sonno dolente
ecco!
Vola il sole d’oriente
con la chioma di nubi.
La creatività e la fantasia degli autori ci hanno offerto versi vari e di diversa ispirazione.
Non è stata la stessa cosa per il titolo: sembra quasi che la scelta sia stata obbligata.
Forse il titolo, diventa parte integrante del testo ( a mo’ di Ungaretti) e non poteva essere altro che questo.
Parola di Mastrogessetto!
https://mastrogessetto.it/poesie-su-novembre/
2818822
« immagine » Più volte, nella vita, mi sono imposta di riuscire a trovare in ogni stagione e ancora più dettagliatamente in ogni ...

Discussione
01/11/2024 21:12:27
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